mercoledì 11 dicembre 2013

Proserpina: Capsule Collection

“Perenne iato di animi, sfaccettature di uno stesso diamante
che dimostrano con religiosa ciclicità quante luci possano esserci in un unico corpo. 
E le stagioni si alternano stanche e ritmate,  dentro e fuori.
Origini di antipodi, come fiore e geometria.
Ed il corpo rimane nudo. Ed il corpo rimane muto, è la stoffa a parlare.”



Ciao Ragazzi!
Essendo ormai vicini a Natale, vorrei parlarvi di una collezione uomo che sicuramente rientrerà a breve nella vostra wishlist..e magari se fate i bravi Santa Claus esaudirà i vostri desideri!!

Chirivì, un brand giovane creato da Alessio Chirivì, un blogger e designer italiano nato nella mia stessa città, ha dato vita a Proserpina: una capsule collection originale capace di unire il classico al moderno.
In questi tempi, in cui siamo ormai abituati a vedere spesso cose viste e riviste, che non lasciano spazio alla fantasia, quasi senz’anima, è bello vedere che ci sono giovani talenti che vivono per la Moda e danno vita a qualcosa di grandioso.
Sin da quando ho visto le prime foto sono stato affascinato dalle creazioni completamente ideate e realizzate in Italia con tessuti di altissima qualità. Ogni capo è unico e inimitabile proprio perché fa parte di un numero limitatissimo di esemplari.
La cura per i dettagli, l'esclusività, la scelta dei colori e dei tessuti, sono le caratteristiche principali e fondamentali che rendono il brand Chirivì diverso da tutti gli altri marchi presenti sul mercato.
Insomma, una collezione creativaraffinata e di classe, per l'uomo che ama essere alla moda ma allo stesso tempo distinguersi dalla massa.

Di seguito trovate alcune foto. Per maggiori info visitate la pagina Facebook.




Designer, Alessio Chirivì
Photographer, Carolina Festa
Model, Bruno Michael Manfuso

Auguro ad Alessio e al suo brand tanta fortuna perché lo merita, e vi ricordo che potete trovare le creazioni in vendita  presso Maison Gotò in Corso di Porta Ticinese 56 e 103, a Milano.


Affrettatevi, potreste avere un uno di questi splendidi modelli sotto il vostro albero!
xx - M.

mercoledì 25 settembre 2013

Abemus SECRET PROJECT REVOLUTION!

Finalmente Madonna ha pubblicato il Secret Project Revolution, che per chi non lo sapesse o si stesse chiedendo cosa sia, è uno short-film di 17 minuti interamente in bianco e nero, girato dal famoso fotografo Steven Klein.
Dopo vari mesi di anticipazioni, foto e video teaser nel web, oggi è possibile vederlo interamente sul canale youtube della Ciccone.
Il film nasce come una sorta di denuncia contro le discriminazioni, il femminicidio, l’omofobia e il razzismo.
Insomma, uno sguardo, anche se in modo artistico, sul mondo di oggi, in cui i diritti umani sono ormai in pericolo.

Se ancora non lo avete fatto, guardatelo e fatemi sapere cosa ne pensate! XO

‘This film is dedicated to those who have been persecuted,
are being persecuted,
or may be persecuted.

For the color of their skin.
Their religious beliefs.
Their artistic expression.
Their gender.
Or their sexual preferences.

Anyone whose human rights have been violated.

I want to start a revolution. Are you with me?’

FREEDOM IS WHAT YOU DO WITH WHAT’S BEEN DONE TO YOU. – J.P.Sartre


lunedì 1 luglio 2013

Art and History on the Catwalk

Vivienne Westwood


Tra Fashion Week e Pitti, da Londra, Milano a Paris, si sono esibite le migliori griffe del mondo della moda!
Sembra che Giugno, oltre che portare il tanto atteso caldo estivo, abbia acceso i riflettori delle passerelle e portato la moda un po’ in tutto il pianeta.
Quanti di noi avrebbero voluto mollare impegni, lavoro e studio solo per poter assistere almeno ad una di queste grandi mostre d’arte?
Sicuramente il mio invito sarà andato perso..si sa che son cose che succedono!!
In mancanza di un posto in sala, mi sarei accontentato di passeggiare tra le vie di una delle grandi città che ospitano questi eventi impedibili, per poter sentire e percepire l’atmosfera, il profumo e l’aria che si respira in quei giorni, che credo riesca ad ammaliare chiunque..un po’ come il Natale!

Ma veniamo alle collezioni.
Da spettatore passivo, spoltronato in camera davanti ad un pc, mezzo nudo causa 30° all’ombra (la descrizione non mi fa proprio onore!), ho seguito le varie sfilate e, oltre ad apprezzare come sempre le grandi firme indubbiamente super conosciute, ho adorato molte delle linee maschili di fashion designer un po’ ‘stravaganti’, direttamente dalla London Fashion Week.

Christopher Shannon


Christopher Shannon, per esempio, ha presentato una collezione avantgarde, giovanile, diciamo ‘crazy’, per i ragazzi che del ‘non me ne importa nulla’ (abbrev. ‘cazzomene’) ne hanno fatto uno stile di vita.

Agi&Sam hanno utilizzato tinte e fantasie sgargianti, in pieno tema con la stagione estiva, mentre James Long, ispirato dal culto della bicicletta e dalle Olimpiadi, ha preferito delle camicie dai toni vivaci combinate con dei pantaloncini larghi a taglio circolare. Gli occhiali hanno dato quel qualcosa di più!




Craig Green

Hanno sfilato delle vere e proprie sculture artistiche sulla passerella di Craig Green, con stampe piuttosto psichedeliche, sicuramente non adatte per andare a fare la spesa..ma si sa, ‘comodità’ non sempre va di pari passo con ‘moda’.

Infine, non per importanza, J.W. Anderson ha mostrato la parte meno rude dell’uomo con una mise eccentrica, ma allo stesso tempo fine e delicata.
Io personalmente, se mi fossi trovato lì, un salto nel backstage a rubare un paio di quei magnifici pantaloni neri, lo avrei fatto! Che mi arrestassero pure..almeno ne sarebbe valsa la pena!


Dolce&Gabbana


In merito ai grandi stilisti di tutti i tempi, che dire di Dolce&Gabbana? La scelta dei modelli è ricaduta come sempre nel Mediterraneo, e tra mitologie greche e pettorali made in Sicily, per un momento ho pensato che più che la Settimana della Moda fosse la Settimana del Manzo! Ma per fortuna l’ormone impazzito si è tranquillizzato alla vista di tutte quelle splendide stampe di divinità e monete antiche. Per non parlare delle scarpe e i sandali..non c’è pettorale o addominali che tengano di fronte alla bellezza dell’alta moda.

Burberry, invece, ha presentato un uomo capace di unire l’eleganza al trendy, dando al tempo stesso quel po’ di ‘frizzante’, che non guasta mai, grazie alle camicie e alle scarpe coloratissime.

Versace, come sempre d’altronde, ha portato un po’ di brio in passerella. Colori, giacche, pantaloni, slip, bermuda..tutto perfetto per un aspetto impeccabile! Io, mi sono innamorato dei giubbini in pelle con borchie dorate. Donatella tutta la vita!

Alexander McQueen





I look Alexander McQueen, con richiami all’epoca vittoriana, giacche doppio petto, canotte trasparenti e pantaloni al ginocchio per uno stile unisex, androgino, non si smentiscono mai! Sono sul podio, per i miei gusti.

L’atmosfera si è decisamente scaldata con Philipp Plein e la bellissima Isabeli Fontana, che ha aperto le ‘danze’. Uomini super tatuati, sexy e con look spesso in leather. Ciliegina sulla torta: Marlon Teixeira!







Nonostante le tantissime collezioni, di cui sicuramente non potrei mettermi a parlare totalmente altrimenti ne avrei fino alla prossima Fashion Week, impossibile non ricordare le stampe e l’eleganza dell’uomo Gucci; le camicie floreali e le scarpe stringate Prada; le giacche rosa cipria e le borse Armani; i look total white e lo stile un po’ rock un po’ cowboy (con richiamo ai Depeche Mode) di Costume National; l’incanto orientale della collezione di Vivienne Westwood ispirata all’India.
Ed ancora, i toni sobri e l’accuratezza nei dettagli del grande (e sempre figo!) Marc Jacobs; le stampe animalier e geometriche di Andrea Pompilio (il bomber in alligatore sarà un must have!); la classe, la ricercatezza e il camouflage dell’uomo Valentino; i completi in cotone e lino in ambientazione ‘wild’ di Missoni; la magnifica giacca leopardata di Saint Laurent sotto le luci parigine; e sempre a Parigi, il lusso, la classe e la sontuosità degli abiti e le borse Louis Vuitton.

Insomma, l’uomo in ogni sfaccettatura del suo essere. Difficile non aver ritrovato i propri gusti in almeno una di queste meravigliose collezioni.

Cos’altro aggiungere? Credo nulla.
Ma un ultimo minutino lo vorrei spendere a favore di questo ‘mondo fatato’.
Penso sia degno di stima e onore il fatto che, malgrado la crisi generale, la scarsa fiducia nel futuro e nella propria nazione (parlo almeno per l’Italia), ci siano persone che con la loro immaginazione, il loro lavoro e il loro talento realizzino ancora qualcosa di straordinario, di surreale, che dia al pubblico attimi di stupore e gioia.
C’è chi crede in Dio, chi si fa forza attaccandosi alla speranza. E poi c’è chi crede nella Moda, nei vestiti e nell’arte, e grazie ad esse fugge via per qualche minuto da tutto ciò che c’è di imperfetto nel mondo reale.


Godetevi alcuni dei look che più ho adorato in passerella e che vorrei avere nel mio guardaroba!

Armani
Hermes
Christopher Shannon
Dolce&Gabbana
Burberry
Dior
Agi&Sam
DSQUARED2
DSQUARED2
Gucci
Valentino
Marc Jacobs
Phillip Lim
Phillip Lim
Prada
Versace
Versace

Versace
 
Versace
Saint Laurent
Roberto Cavalli
  
John Galliano
Louis Vuitton
Louis Vuitton
Raf Simons
J.W. Anderson
J.W. Anderson
   James Long
Alexander McQueen
Alexander McQueen

venerdì 28 giugno 2013

LOVE IS LOVE

Il 26 Giugno 2013, la corte suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionale la legge federale Doma (Defense of Marriage Act) e ha riconosciuto alle coppie omosessuali gli stessi diritti delle coppie eterosessuali.
Tutto questo è avvenuto a pochi giorni da una data molto importante.
Per chi non lo sapesse, a New York, nella notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969, la polizia decise di fare irruzione in un bar gay, lo Stonewall Inn, scatenando una vera e propria sommossa, che passò alla storia come ‘la rivolta di Stonewall’ (o moti di Stonewall).
Questo episodio viene generalmente considerato, da un punto di vista simbolico, la nascita del movimento di liberazione gay in tutto il mondo, in quanto fu la prima rivolta degli omosessuali contro la polizia, in difesa dei propri diritti.
Così, il 28 Giugno è stato scelto dal movimento LGBT come "Giornata Mondiale dell'Orgoglio LGBT".
In occasione di questa importante giornata, credo sia doveroso fermarsi a parlare della situazione che invece vivono le persone omosessuali, io in primis, in Italia.
Inutile dire che la differenza con gli States è quasi abissale.

Ogni giorno sentiamo parlare di bullismo o ragazzi discriminati già dalle scuole medie e che, purtroppo molto spesso, ricorrono a dei gesti estremi perché non trovano tranquillità o non sono abbastanza forti per ribellarsi a tutto ciò.
Anche quando frequentavo io le scuole si assisteva a degli atti di bullismo tra compagni, e non nego che delle volte è capitato anche a me di esser preso di mira.
Ero quasi sempre circondato da ragazzine, mentre la maggior parte dei miei coetanei maschi mi considerava e mi faceva sentire già ‘diverso’.
Chiariamo, non credo che sin da così piccoli si possa capire di esser omosessuale, ma il preferire la compagnia di amicizie femminili, o la passione per la moda piuttosto che per il calcio, ha fatto si, nel mio caso, che qualcuno se ne accorgesse prima di me.
Credo sia però opportuno sottolineare che non è corretto generalizzare, come molti fanno, cadendo in luoghi comuni: ci sono ragazzi omosessuali che non provano la ben che minima attrazione per la moda o i vestiti o la danza e via dicendo.
Questo proprio perché essere gay non è uno stereotipo che ti calza a pennello, come un bel completo griffato, e ti plasma facendoti interessare necessariamente a determinate cose anziché delle altre. 
Sei tu, che lo modelli in base al tuo carattere e alla tua personalità, come ogni altra sfaccettatura del proprio essere. Molti ragazzi o uomini gay, per dire, giocano a calcio, guardano le partite e bevono birra con i propri amici, proprio come tutti gli altri, ma semplicemente si innamorano di qualcuno del loro stesso sesso.

Per quanto riguarda me, credo che sia stato più o meno alle scuole superiori che ho capito che provavo interesse per i ragazzi e non per le ragazze, ma ricordo che pensavo fosse qualcosa di sbagliato, ‘sporco’, che presto o tardi sarebbe passato. E penso che la maggior parte di noi abbia provato, inizialmente, tutto questo, purtroppo.
Spesso proprio in famiglia o negli ambienti in cui cresciamo veniamo abituati a credere che sia una cosa sbagliata, da tenere per sé, da nascondere. Ed è proprio lì che si concentra, a mio parere, il problema. Perché proprio queste figure importanti nel momento della crescita (genitori, maestre, catechisti) dovrebbero quanto più possibile abituare i bambini a non considerare l’omosessualità un problema, una diversità da accettare o meno, ma qualcosa di assolutamente naturale e normale, come la preferenza di un ragazzino per la matematica piuttosto che per la storia o per il gusto nocciola anziché il pistacchio.
Proprio riguardo i familiari, le madri, forse perché ci portano in grembo per mesi prima di darci alla luce, in genere, lo capiscono sempre, anche senza averne la certezza, ma molto spesso non dicono assolutamente nulla perché è più facile far finta di niente. I padri, invece, almeno per i ragazzi, credo siano il tasto dolente.
Tutte le solite tiritere sul portare avanti il nome della famiglia, sfornare nipotini ecc ecc ecc.
In realtà, non entrando nel discorso matrimoni e adozioni perché si farebbe notte, ci sono molte coppie eterosessuali che preferiscono per esempio convivere, piuttosto che sposarsi, o non avere bambini. Ma nessuno vieta loro di ripensarci o tanto meno gli punta un dito contro.
Insomma, molto spesso è un ritratto penoso quello che vediamo intorno a noi, anche perché bisogna ammetterlo, non è semplice passare gran parte della vita a dover dare spiegazioni su quello che si è o su quello che si prova nel profondo del proprio essere.
Tutto questo, purtroppo, finisce per segnarci.
Parlando di me, ad esempio, mi ha certamente portato ad avere il carattere che ad oggi ho, a non dare troppa importanza al giudizio della gente e a camminare a testa alta perché sono quel che sono e non devo scusarmi o giustificarmi né con Dio né con il resto del mondo…
Ma mi chiedo..ne è valsa la pena? Non avrei potuto formare il mio carattere come ogni altra persona su questo pianeta e godermi l’infanzia e l’adolescenza, senza alzare muri con la gente già dalla tenera età? E se fosse stato così, ora sarei la persona fredda e distaccata che sono?
Non potrò mai avere una risposta certa. Penso, però, che molta della gente che si azzarda ad additarci o a giudicarci, dovrebbe in primis fare un esame di coscienza e badare alla propria vita.
E’ facile giocarsi la carta ‘religione cattolica’ quando fa comodo o quando si vuole protestare contro i matrimoni o le adozioni omosessuali, ma dov’è la vostra fede, il vostro credo, quando siete sui sedili posteriori di una macchina a perdere la verginità con una persona che non farà parte della vostra vita per più di qualche mese, o se vi va bene, qualche anno? Dov’è il vostro Dio e i suoi comandamenti quando imprecate o quando non porgete l’altra guancia o quando la domenica mattina preferite oziare nel letto perché la sera prima vi siete divertiti in discoteca tra fiumi di alcool e droghe? Odio i falsi moralisti.
Potrei passare ore ed ore a dire cosa penso di voi, dei vostri giudizi, delle vostre critiche, e di quanto penso siate vili a nascondervi dietro false certezze, solo perché credete che qualsiasi cosa vada contro il vostro pensiero, sia necessariamente sbagliata.
Non si parla di gusto nel vestire, di scegliere un’automobile o una motocicletta.
Non si tratta affatto di scelte o tanto meno malattie (solo a pensare che nel 2013 ci sia qualcuno che definisce l’omosessualità una malattia mi fa desiderare di tornare ad essere una scimmia, nella preistoria!). Semplicemente, come c’è chi nasce biondo, chi nasce moro, chi nasce alto, chi nasce basso..c’è chi nasce gay. Il fatto di capirlo magari col senno di poi, non è perché si fa una scelta. Forse l’unica vera scelta che si fa è quella di togliersi una maschera, di scegliere la vita, la propria vita, e decidere di viverla pienamente, senza freni dovuti ad una società malata e retrograda.
Pensateci, se vostro figlio fosse gay, vorreste che passasse la maggior parte della sua vita ad aver paura o a disprezzare e non accettare se stesso? Vorreste che passasse la ricreazione in classe perché dei ragazzini lo aspettano alla fine del corridoio per schernirlo? Accettereste che vostro figlio abbia paura di andare in giro per i vicoli di una grande città perché magari qualcuno potrebbe pestarlo sol perché ha una borsa o stringe la mano al suo compagno?
Secondo me no. Altrimenti, non meritereste di esser genitori..
Qualora steste pensando che questi sono casi particolari ed isolati, informatevi di più, e non solo tramite i soliti TG che preferiscono parlare del tatuaggio nascosto di una show girl o dell’amore finito di un attore famoso.
Non pretendo e non è mia intenzione che questo post vi faccia sentire in colpa o provare pena verso le persone omosessuali, ma solo che iniziaste a dare importanza a tutto questo, a comprendere piuttosto che disprezzare, a non sottovalutare l’argomento solo perché non vi interessa in prima persona. 
Perché fuori dalle vostre case, proprio intorno a voi, delle persone continuano a sentirsi inferiori, sbagliate, a temere il mondo esterno e vivere nella menzogna, mentre dovrebbero solo vivere felici. Come tutti.
Spesso si crede che l'intenzione sia quella di passare per martiri, ma lungi da me il voler esser etichettato come ‘vittima’ o ‘povero gay’, in quanto sono contrario, da sempre, ad ogni forma di vittimismo.
Non siamo delle vittime, siamo solo delle persone normali che vogliono esser trattate come tali.

Magari queste parole non saranno servite assolutamente a nulla, ma chi lo sa, qualcuno un giorno potrebbe leggere tutto questo e decidere di sorridere ai prossimi ragazzi o ragazze che incontrerà per strada mano nella mano.

SIATE ORGOGLIOSI DI CHI SIETE, DI QUELLO CHE PROVATE, DI CHI AMATE.
NON SOLO OGGI, MA SEMPRE.

LOVE IS LOVE










martedì 18 giugno 2013

Brief presentation of a Strange Guy

Essere giovani, esuberanti, irrequieti e gay è un gran bel casino.
Esserlo in Italia, o peggio, nel Sud Italia, credo che complichi ulteriormente le cose.
In un periodo storico nel quale siamo bombardati da continue notizie su disagi sociali, crisi, disoccupazione, violenza, omofobia e suicidi è difficile, la mattina, alzarsi col piede giusto e iniziare la giornata nel miglior modo.
Siamo costantemente presi da noi stessi, dai nostri problemi, dalle nostre ansie per il futuro che dimentichiamo la prima cosa che dovrebbe balenarci in testa: vivere.
E chi può dire di farlo pienamente?

Quanto a me, forse vi starete chiedendo chi sono o forse no.
Sono uno strano ragazzo del Sud con la passione per tutto ciò che è moda, arte e design; dalle scarpe maculate ai tappetini shaggy del bagno, dalle camicie vintage alle maniglie dorate delle cabine armadio!
In preda ai miei continui sbalzi d’umore o più semplicemente spinto dalla noia e dalla voglia di comunicare e condividere i miei pensieri e interessi con il mondo esterno, ho deciso di aprire questo Blog nel cyberspazio. Certamente la ‘concorrenza’ è tanta e spietata, visto che al giorno ne nascono a palate anche per dare dritte su come cucinare un uovo alla coque, ma credo che, chiunque inizi qualcosa in primis per se stesso, non possa considerare ciò una perdita di tempo ma più che altro una ‘stanza’ in cui rifugiarsi e dove poter essere il protagonista.
Non allarmatevi, non credo di esser la versione maschile e aggiornata di Carrie Bradshaw.. Purtroppo ho meno soldi e meno scarpe!!! Sucks for me!


In definitiva, sono solo un ragazzo in cerca di se stesso, e perché non cominciare da qui?

- M.